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è

il segno

primo ultimo

ma per lo più

durante

 

 

Julien Gobled.png

 

 

https://juliengobled.tumblr.com/

*

Il parco, è ogni

giorno. Cammino

asciutto, come il

corpo, terminata

la salita. Ossa di

legno, legna di

ossi, il respiro

un vaporetto a

cascata d’aria. Il passo

non è tutto.

Forse, neanche le

tue gambe. E che

tutto si discute

in parti, e

neppure si

discute, questo è

quanto. Stante

stando,

amplificando

amplificante.

Sole, sincero, che

fai un po’ male,

un poi bene.

Non credere

siamo noi soli a

ricercare

un’origine

 

io volevo essere

il gatto e

aspettare

aspettare,

prudentemente

raccolto sulle

quattro piccole

zampe e il corso

resistente di

tutto il

minuzioso

corpo

La vita, e
una felicità
costante, se
chiudi gli occhi
all’istante e li
riapri a sorpresa.
Raccontarvi case.
Come in gattabuia.
L’accento in argento.
L’oro in porto.
Dal polo gentile
al solo colore.
L’effettivo è il gioco
in gioco sempre,
quasi per primo.
In scatola i battiti,
caratteri e palazzi
chiusi, alleggerita
la borsa risalti
capienza.
gusla